La V edizione dell’ITALIAN DESIGN DAY di Porto Alegre promosso da questo Consolato Generale, in collaborazione con lo IED (Istituto Europeo di Design) e la Camera di Commercio Italiana nel Rio Grande do Sul, con sponsorizzazione del mobilificio Florense, ha avuto luogo ieri al Teatro Lourenço Darcy Castellan del Centro Culturale della Santa Casa di Porto Alegre, il 29 settembre inaugurando la ripresa degli eventi presenziali rispettando tutti i protocolli determinati dalla legislazione, dopo il lungo periodo di chiusura dentro il contesto dell’emergenza sanitaria.
Con il tema Progetto e materia: nuove sfide per il recupero sostenibile del Made in Italy il Console Generale Roberto Bortot ha aperto e presentato la manifestazione, tenutasi in formato ibrido – presenziale e virtuale – che ha portato sul palcoscenico:
– il designer Stefano Carta, direttore accademico dello IED, che ha parlato della sua attività e del progetto da lui ideato la “Celer Forniture” una start up sostenibile, con progetti semplici di mobili in legno a incastro;
– il Prof. Diego Piazza, direttore dell’UCSGrafhene, la più grande pianta di grafeno dell’America Latina, ubicata dentro il campus dell’UCS Università di Caxias do Sul, zona di forte immigrazione italiana e di vocazione industriale. Ingegnere di formazione con una vastissima conoscenza di tecnologia e materiali, ha presentato l’utilizzo di questo materiale che potrà cambiare la realtà in un futuro molto prossimo per la diversità di applicazioni nei vari settori, compresi quello del design.
L’Alpi, ditta italiana nota come una delle prime a pensare e a produrre in modo sostenibile, ha partecipato mediante video su uno schermo gigante che ha permesso all’udienza assorbire la presentazione, quasi presenziale, della grandiosa qualità del loro lavoro e dell’originalità delle creazioni´, che rappresentano per l’Italia un vero e grande salto verso la ripresa sostenibile.
La versione online della presentazione dell’IDD2021 potrà essere ancora visionata sui canali Youtube della CCIRS e dello IED.
